GRANDI GIOCHI TRA CASPIO E NERO
Il Caucaso è strategico, ma islamismo, indipendentismo e povertà ne minano la stabilità. Mosca prova a legare a sé la regione. L’importanza dei porti di Makhačkala e Očamčira. Tbilisi sfida la Russia nelle acque eusine. La possibilità di un secondo fronte georgiano.
Pubblicato il
Aggiornato il
Pubblicato in: Stiamo perdendo la guerra - n°1 - 2024
1. La parabola egemonica di Vladimir Putin è legata a doppio filo al Caucaso settentrionale. La macroregione russa resta infatti un nodo vitale per la tenuta del palazzo e dell’intera Federazione, anche dopo due anni di guerra in Ucraina. Per storia, posizione sul mappamondo e tessuto sociale, l’area è densa sia di criticità sia di potenzialità. Secondo Mosca, il Caucaso può diventare un modello per lo sviluppo di altre periferie federate, oltre che un centro da cui far partire nuove direttrici diplomatiche e commerciali dopo lo strappo con l’Occidente.