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Israele - Hamas, le news del 1° gennaio. L’Alta corte boccia la riforma della Giustizia di Netanyahu

Segui la diretta dal conflitto tra Israele e Hamas del 2 gennaio Nella notte decine di razzi di Hamas verso Israele. Ucciso nella Striscia un comandante del gruppo che guidò l’attacco del 7 ottobre ai kibbutz. Gli Usa dopo l’affondamento delle navi degli Houti: “Non vogliamo un allargamento della guerra”.
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Una raffica di razzi è stata lanciata da Gaza verso Israele dopo la mezzanotte locale, facendo scattare gli allarmi missilistici al confine. Intanto, dopo l'affondamento delle imbarcazioni degli Houthi nel Mar Rosso, la Casa Bianca fa sapere che gli Stati Uniti non vogliono un allargamento del conflitto. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby precisa però che gli Stati Uniti continueranno ad agire per autodifesa. Mentre l’esercito israeliano aggiorna il numero dei militari uccisi incidentalmente. Israele annuncia l’uccisione di Adel Masmah, uno dei capi che guidarono l’assalto ai kibbutz del 7 ottobre

Da Hamas nuova proposta di accordo, Israele la respinge

Ieri Hamas avrebbe trasmesso a Israele, attraverso i mediatori del Qatar e dell'Egitto, una nuova proposta per un accordo per il rilascio degli ostaggi israeliani catturati a seguito dell'attacco del 7 ottobre. Una nuova proposta che includerebbe la richiesta del ritiro delle forze israeliane da Gaza non appena fosse sarà attuata la prima fase dell'accordo ma Israele avrebbe respinto la proposta. È quanto rileva il sito di informazione israeliano 'Walla'. Secondo un funzionario israeliano le condizioni poste da Hamas sarebbero inaccettabilità.

Un alto funzionario israeliano ha osservato che la proposta di Hamas prevede un processo in diverse fasi, con Hamas che chiede una tregua nei combattimenti per oltre un mese in cambio del rilascio degli ostaggi e il ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza in occasione dell'attuazione della prima fase dell'accordo che prevederebbe il rilascio di circa 40 ostaggi: donne, uomini di età superiore ai 60 anni e ostaggi in gravi condizioni di salute. Hamas chiederebbe inoltre che, dopo l'attuazione dell'ultima fase dell'accordo, venga dichiarato un cessate il fuoco permanente e la fine della guerra.

(ansa)

Gantz: “Sentenza alta corte deve essere rispettata”

Il leader del partito di Unità Nazionale israeliano Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra, spiega, secondo quanto riferisce The Times of Israel, che "alla vigilia del 7 ottobre, la società israeliana aveva raggiunto livelli estremi di divisioni a cui non saremmo dovuti arrivare. La sentenza dell'Alta Corte deve essere rispettata e la lezione della condotta dell'ultimo anno deve essere imparata. Siamo fratelli e abbiamo un destino comune".


Idf, attacchi contro siti di Hezbollah in Libano

L'Idf, le Forze di difesa israeliane hanno effettuato un'ondata di attacchi contro i siti di Hezbollah in Libano, a seguito degli attacchi di oggi al confine, tra cui un incidente che ha lasciato cinque riservisti feriti. Aerei da combattimento dell'Air Force e altri aerei hanno colpito siti militari di Hezbollah, posizioni di lancio di razzi e altre strutture nel sud del Libano, afferma l'Idf. È stata colpita anche una cellula di Hezbollah nell'area del villaggio di Houla.

Un "bersaglio aereo sospetto", che si ritiene essere un drone, che è entrato nello spazio aereo israeliano dal Libano è stato abbattuto dalle difese aeree sul nord di Israele, dice l'Idf.

Hezbollah ha sparato diversi proiettili contro l'area di Adamit, ferendo leggermente cinque riservisti, dice l'Idf. Sono stati portati in ospedale per ulteriori cure. Hezbollah nel frattempo fa i nomi di tre membri uccisi negli attacchi israeliani di oggi.

Yemen: Houthi, ritorsioni contro Paesi che agiscono come Usa

I ribelli houthi dello Yemen hanno minacciato ritorsioni contro qualsiasi Paese che ritengano impegnato in un "comportamento americano pericoloso" sul Mar Rosso. L'avvertimento è arrivato dopo la Marina statunitense ha affondando tre imbarcazioni houthi uccidendo i loro equipaggi, in risposta al fuoco dei miliziani. In un comunicato ripreso dai media Usa, gli houthi hanno affermato che continueranno a tentare di impedire alle navi israeliane e di altro tipo di attraversare il Mar Rosso "in segno di solidarietà e sostegno al popolo palestinese". "Le forze armate yemenite rinnovano il loro consiglio a tutti i paesi di non lasciarsi coinvolgere nei piani americani volti a innescare il conflitto nel Mar Rosso", si legge nella dichiarazione. "Non esiteremo ad affrontare qualsiasi aggressione contro il nostro Paese e il nostro popolo", viene aggiunto.

Israele: governo a Corte suprema, su riforma "non ci fermerà"

Il ministro israeliano della Giustizia, Yariv Levin, artefice della controversa proposta di riforma giudiziaria, ha accusato i giudici della Corte Suprema di "prendere nelle loro mani tutti i poteri che in una democrazia sono divisi tra i tre rami del governo". Levin ha commentato così la sentenza con cui la Corte Suprema ha bocciato una norma "clou" della riforma che ha spaccato Israele. Lo riporta il Times of Israel.
La misura cassata dalla Corte prevedeva in particolare di togliere alla magistratura il diritto di pronunciarsi sulla "ragionevolezza" delle decisioni del governo o della Knesset, il parlamento israeliano.

Portavoce Houthi a Teheran, incontra il ministro degli esteri

Il portavoce degli Houthi sostenuti dall'Iran, Muhammad Abd ul-Salam, ha avuto un colloquio a Teheran con il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. Il diplomatico iraniano ha elogiato gli Houthi per il loro "forte sostegno ai palestinesi" e ha anche espresso la speranza per una soluzione di pace nello Yemen, accogliendo con favore i colloqui yemeniti-sauditi. "L'Iran sostiene sempre la volontà e la determinazione del popolo yemenita", ha affermato.
Secondo l'agenzia Irna, il portavoce degli Houthi, da parte sua, ha lodato il sostegno dell'Iran al fronte della resistenza. L'Iran è accusato dagli Stati Uniti e dai Paesi occidentali di essere coinvolto nei recenti attacchi degli Houthi alle navi mercantili nel Mar Rosso.

L’Alta Corte israeliana boccia la riforma della Giustizia di Netanyahu

La Corte Suprema ha deciso di annullare un elemento chiave della riforma giudiziaria intrapresa dal governo Netanyahu: l'emendamento della cosiddetta 'Clausola di ragionevolezza', che il governo aveva qualificato come una legge fondamentale. Otto dei 15 giudici che hanno esaminato la questione si sono espressi contro quell'emendamento (che di fatto annullava la 'Clausola'). Dodici dei 15 giudici hanno inoltre stabilito che la Corte Suprema ha la prerogativa di annullare una legge fondamentale.

Media: verso ritorno a casa israeliani kibbutz a Sud Gaza

Gli israeliani che sono stati evacuati dai kibbutz a Sud della Striscia di Gaza dopo l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre potrebbero tornare a casa a breve. Lo riferisce il Times of Israel citando "funzionari militari". I combattimenti nella Striscia, secondo quanto riporta il quotidiano, si abbasseranno di intensità dopo i primi tre mesi di "guerra totale" volta all'annientamento di Hamas in risposta al sanguinoso attacco che ha provocato circa 1.200 vittime e 240 ostaggi. Ieri, le Forze armate avevano preannunciato il ritiro di 5 brigate, delle quali due formate da riserviste, nel corso della prima settimana dell'anno, in vista di una riorganizzazione della guerra che, ha preannunciato l'Idf, durerà per l'intero 2024.

Israele, ministri di estrema destra propongono nuovi insediamenti a Gaza

Due ministri israeliani di estrema destra hanno ribadito di voler ripristinare insediamenti ebraici a Gaza e voler incentivare "l'emigrazione volontaria" di palestinesi dalla Striscia. La "soluzione corretta" per il conflitto israelo-palestinese è "incoraggiare l'emigrazione volontaria da Gaza verso paesi disposti ad accogliere i rifugiati", ha detto il ministro delle Finanze Betzalel Smotrich, parlando agli esponenti del suo partito Sionismo Religioso, riferisce il Times of Israel. Secondo Smotrich serve "un controllo permanente" di Israele sulla striscia di Gaza, compresa la creazione di insediamenti ebraici. Simili concetti sono stati espressi dal suo alleato elettorale Itamar Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale. "Non possiamo ritirarci dai territori dove ci troviamo nella Striscia di Gaza. Non escludo nuovi insediamenti ebraici. Credo siano importanti", ha detto Ben Gvir all'incontro con la sua fazione politica Otzma Yehudit. A suo parere, la guerra è un'occasione per "incoraggiare la migrazione degli abitanti di Gaza". Israele ha abbandonato la Striscia di Gaza nel 2005, sotto la guida dell’allora premier Ariel Sharon.

Nave da guerra iraniana arrivata nel Mar Rosso

La Marina iraniana ha inviato il cacciatorpediniere Alborz nel Mar Rosso. Dopo aver attraversato lo stretto di Bab-el-Mandeb, la nave è giunta oggi a destinazione, in mezzo alle tensioni, scatenate dai ripetuti attacchi contro le navi mercantili nel Mar Rosso da parte degli Houti yemeniti sostenuti dall'Iran. La mossa di Teheran è avvenuta in seguito alle minacce del Regno Unito di un'azione militare "diretta" contro gli Houti dopo il loro ultimo attacco a una nave mercantile danese nel Mar Rosso di ieri. Le forze statunitensi hanno affondato tre imbarcazioni degli Houti, uccidendo almeno 10 ribelli.

Israele prepara il ritiro da Gaza di cinque brigate di soldati

L’esercito israeliano ha annunciato lunedì che inizierà a ritirare diverse migliaia di soldati da Gaza, almeno temporaneamente, in quello che sarebbe il ritiro più significativo annunciato pubblicamente dall’inizio della guerra. L’esercito ha citato come motivo per il ridispiegamento il crescente peso sull’economia israeliana dopo quasi tre mesi di mobilitazione. Gli Stati Uniti, dal canto loro, premono perché ciò avvenga più rapidamente mentre continua a salire il bilancio delle vittime a Gaza (arrivato, secondo le autorità sanitarie di Gaza, alla soglia dei 22.000 morti). Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, ha sottolineato che la mossa di smobilitare alcuni soldati non indica alcun compromesso sull’intenzione di Israele di continuare a combattere, e non ha menzionato le richieste americane di ridimensionamento. Hagari ha tuttavia indicato che i riservisti di almeno due brigate saranno rimandati a casa questa settimana, e che tre brigate saranno riportate indietro per l'addestramento. Queste ultime, stando alle prime indicazioni, potrebbero essere successivamente inviate a Nord, al confine con il Libano, dove continuare a intensificarsi il livello degli scontri a fuoco con Hezbollah.

Ucciso il 7 ottobre un israeliano che si pensava fosse stato rapito

Il 56enne Ilan Weiss, un residente del kibbutz Beeri che era stato dato per disperso il 7 ottobre e si riteneva fosse stato rapito da Hamas, è morto. Weiss, rende noto il suo kibbutz, è stato ucciso durante l’attacco di Hamas alle comunità nel Sud di Israele. A quasi tre mesi dall’attacco jihadista, il lavoro di identificazione dei resti umani non è ancora concluso

Gaza, il bilancio è di quasi 22 mila morti

Il ministero della Sanità di Gaza ha aggiornato il bilancio delle vittime palestinesi dal 7 ottobre: 21.978 morti e 57.697 feriti a causa dell’offensiva israeliana in risposta all’attacco di Hamas nel Sud di Israele

Gaza, 30 i soldati israeliani morti finora per “fuoco amico”

Dei 171 soldati israeliani rimasti finora uccisi nell'offensiva di terra a Gaza, ben 30 sono stati vittima di “fuoco amico”. Lo ha reso noto oggi l'esercito israeliano. Nello specifico, 19 soldati sono stati uccisi in incidenti di “fuoco amico”; nove da spari accidentali di armi o investiti da mezzi militari; e due che sono stati colpiti da proiettili vaganti.

(afp)

Cisgiordania, dieci arresti per sospette attività di terrorismo

Le forze israeliane hanno arrestato durante la notte 10 palestinesi in Cisgiordania per sospetto coinvolgimento in attività terroristiche. Due degli arrestati sono identificati come legati a Hamas, ha detto un portavoce dell'Idf. Nell'operazione a Qatannah sono state arrestate due persone ricercate, a Beit Iba e Bani Naim le forze hanno localizzato e confiscato armi illegali, e a Hebron le forze armate hanno confiscato fondi che ritiene appartengano alle organizzazioni terroristiche. L’Idf ha inoltre riferito che finora, dall'inizio della guerra lo scorso 7 ottobre, in tutta la Cisgiordania sono state arrestate oltre 2.550 persone ricercate, di cui circa 1.300 sono legate a Hamas.

L’esercito israeliano: “La guerra durerà tutto il 2024”

Israele ha avvertito che la guerra contro Hamas continuerà per tutto il 2024. Il portavoce militare Daniel Hagari, riferendosi all’annunciato ritiro di 5 brigate annunciato ieri, ha detto in un messaggio di Capodanno che alcuni dei 300.000 riservisti dell'esercito si prenderanno una pausa dalla guerra, per prepararsi ai "combattimenti prolungati" che li attendono. L'esercito "deve pianificare in anticipo, comprendendo che saremo chiamati a svolgere ulteriori compiti e guerre per tutto l'anno", ha aggiunto Hagari.

Ucciso a Gaza comandante Hamas che guidò attacco a kibbutz

Un comandante militare di primo piano di Hamas è stato ucciso oggi a Deir el-Balah, nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da un aereo da combattimento israeliano dopo che il suo nascondiglio era stato localizzato dall'intelligence. Lo ha reso noto il portavoce militare secondo cui si tratta di Adel Masmah, comandante locale della unità di elite di Hamas 'Nukbe'. Il 7 ottobre, secondo il portavoce militare, comandò di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed inviò due altre unità di 'Nukhbe' contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.

Idf ritira 5 brigate: “Ma combattimenti avanti per tutto il 2024”

I combattimenti contro Hamas andranno avanti per tutto il 2024. Secondo quanto riferito da Times of Israel, il portavoce di Idf, Daniel Hagari, lo ha lasciato intendere chiaramente: "L'esercito israeliano ha bisogno di pianificare in anticipo. Siamo consapevoli che sarà necessario combattere durante tutto il prossimo anno".

Razzi da Hamas verso Israele

Più di 20 razzi sono stati lanciati da Hamas contro il centro e il sud di Israele proprio all'inizio del nuovo anno, subito dopo la mezzanotte. La maggior parte è stata intercettata dal sistema di difesa missilistico Iron Dome. Le sirene hanno suonato in varie località del centro del Paese, tra cui Rehovot, Ness Ziona, Holon, Lod e Modiin, così come Ashdod, Sderot e altre città del sud. Il servizio di ambulanze afferma che non ci sono stati feriti.

(reuters)

Casa Bianca: “Non vogliamo un allargamento del conflitto”

Dopo l'affondamento delle imbarcazioni degli Houthi nel Mar Rosso, la Casa Bianca ha precisato che gli Stati Uniti non sono alla ricerca di un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Gli elicotteri Usa hanno affondato le barche uccidendo gli equipaggi formati dai ribelli Houthi sostenuti dall'Iran e alleati di Hamas, rispondendo a un attacco e dopo che gli Houthi hanno preso di mira le navi commerciali che transitano nel Mar Rosso. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha dichiarato ad ABC News che gli Stati Uniti continueranno ad agire per autodifesa. "Non cerchiamo un conflitto più ampio nella regione e non cerchiamo un conflitto con gli Houthi. La cosa migliore sarebbe che gli Houthi fermassero questi attacchi, come abbiamo chiarito più e più volte", ha detto Kirby.

Idf, 29 soldati uccisi da fuoco amico

Su 170 soldati israeliani uccisi nella Striscia di Gaza, 29 sono morti colpiti dal fuoco amico o vittime di incidenti. Secondo i nuovi dati diffusi dall'IDF e ripresi dal Times of Israel, diciotto soldati sono stati uccisi per errori di identificazione in attacchi aerei e bombardamenti di carri armati. Due sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco sparati contro altri obiettivi. Nove sono morti in incidenti, inclusi spari accidentali, o sono stati investiti da schegge durante demolizioni controllate.

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