‘Il cacciatore’ torna al cinema. In quella roulette russa c’è il vuoto di ogni guerra

Il capolavoro di Michael Cimino (in sala il 22, 23 e 24 gennaio) è il caposaldo di ogni narrazione sul Vietnam: per la prima volta si vide da vicino il disagio dei sopravvissuti

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Quelli che non tornano. Il corpo sopravvive, l’anima resta imprigionata per sempre nell’orrore. Accade in ogni guerra. Avviene oggi nelle trincee spettrali dell’Ucraina e tra i palazzi sventrati di Gaza. Ma era così pure nel passato e chi ha conosciuto qualcuno dei reduci della Russia o di El Alamein, ha incontrato lo sguardo che non apparteneva più a nulla, estraneo alla realtà e scavato da lunghe notti popolate da incubi.

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