Quelli che non tornano. Il corpo sopravvive, l’anima resta imprigionata per sempre nell’orrore. Accade in ogni guerra. Avviene oggi nelle trincee spettrali dell’Ucraina e tra i palazzi sventrati di Gaza. Ma era così pure nel passato e chi ha conosciuto qualcuno dei reduci della Russia o di El Alamein, ha incontrato lo sguardo che non apparteneva più a nulla, estraneo alla realtà e scavato da lunghe notti popolate da incubi.