A cura di Lara Crinò - 24 luglio 2021 A far l'amore comincia tu
Il titolo della nostra copertina cita la hit di Raffaella Carrà: nella seconda estate dall’inizio della pandemia, è tempo di riflettere su come è cambiata la passione. Robinson, in edicola oggi con Repubblica (e tutta la settimana a 50 centesimi) lo fa - non senza ironia - con Francesco Piccolo, Caterina Soffici e Leonetta Bentivoglio. Lo shock del Covid non ha agito su tutti allo stesso modo. Come scrive Piccolo: "Ci sono persone che sono uscite dalla pandemia stanche e disinteressate al sesso, e faticano a essere elettrizzate. E ci sono persone che ne sono uscite con un carico di desiderio da consumare, di fame di vita che si esprime anche (soprattutto) attraverso il sesso". Da qui l'invito di Caterina Soffici a recuperare il gioco della seduzione, "il senso del mistero, i detti e i non detti, le trasgressioni, le fantasie e il desiderio". Se poi ci si sposta dalla realtà alla pagina scritta, il viaggio intorno all'eros letterario può riservare sorprese, come racconta Leonetta Bentivoglio evocando opere e scrittori che con il sesso si sono confrontati e scontrati: da Roth a Franzen, passando per le inevitabili Cinquanta sfumature. Nelle pagine seguenti, come sempre, le recensioni delle novità editoriali, tra cui l'ultimo, funambolico romanzo di Percival Everett (ne scrive Susanna Nirenstein) e la monumentale opera di Konstantinos Kavafis, il poeta greco amato dai grandi del Novecento, del quale Antonio Spadaro racconta la genialità celata dietro l'ordinaria vita da burocrate. Nella sezione "A grande richiesta", lo spazio riservato ai grandi letterati amati e segnalati dai lettori, Maurizio Di Fazio ripercorre vita e opere del poeta Andrea Zanzotto, del quale a ottobre ricorre il centenario della nascita. Potete scriverci a: robinson@repubblica.it e seguirci sui nostri social: Instagram (robinson_repubblica) e Twitter (Robinson_Rep).
Festival Bruce Gilden, il padre della fotografia di strada, è uno degli ospiti più attesi di Images Gibellina, il festival di fotografia e arti visive open air e site-specific che si tiene nei prossimi giorni nel paese siciliano sconvolto dal terremoto del Belice del 1968. A Gilden sono dedicate, con un articolo di Eleonora Lombardo, le pagine dedicate alle rassegne culturali, che ospitano anche il Festival delle Arti di Todi e il suo doppio omaggio allo scultore Arnaldo Pomodoro e alla scultrice Beverly Pepper, oltre alle consuete segnalazioni degli appuntamenti in tutta Italia.
Arte
Sono passati sessant’anni dalla morte del pittore Mario Sironi nel 1961. La mostra di Milano, Mario Sironi. Sintesi e grandiosità, a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo, divisa tra il Museo del Novecento e la casa Museo Boschi-Di Stefano, ripercorre con inediti una parabola inquieta all'ombra del fascismo. La racconta ai lettori Claudio Strinati. (Qui sopra, Mario Sironi, Modella e statua, 1927 circa, collezione privata).
Libri per ragazze e ragazzi
Non abbiamo paura del buio: è questo lo slogan scelto dalla talentuosissima scrittrice e illustratrice olandese Annet Schaap per il testo inedito realizzato in esclusiva per Robinson. Classe 1965, vincitrice del premio Strega ragazze e ragazzi come miglior esordio con Lucilla, l'autrice dipinge una riflessione ricca di pathos e di emozione sul perché i bambini sono catturati - ed è giusto che sia così - dal lato oscuro della realtà. Completa il nostro pacchetto per i giovanissimi la recensione di Ilaria Zaffino a una biografia poetica di J.K. Rowling: artefici una narratrice e una disegnatrice italiane, entrambe innamorate di Harry Potter. E del resto chi di noi non lo è? (Qui sopra, una delle illustrazioni di Annet Schaap tratte da Lucilla).
Spettacoli
A Treviso, in tre diverse sedi, è aperta la mostra Renato Casaro. L’ultimo cartellonista del cinema. Intervistato da Alberto Anile, sulle nostre pagine Casaro, 85 anni, ripercorre la sua lunga e brillante carriera. Scopriamo così che l'uomo che ha dato vita ai manifesti di Papillon, Amadeus, Rambo, Balla coi lupi e C’era una volta in America (qui sopra) ha un solo rimpianto: "Non aver lavorato con Fellini. Non ero maturo”.
Fumetti
Nello spazio dedicato ai Fumetti questa settimana vi portiamo in una New York di angeli e demoni (letteralmente), con una storia che ha per protagonista una diavoletta. Si chiama Paprika: è ricca, in carriera, ma incredibilmente sola e alla ricerca di un’avventura erotica che la emancipi dalle pressioni del padre e del lavoro. Tra sesso e humor, Sweet Paprika è il nuovo progetto di Mirka Andolfo, fumettista italiana, tra le autrici che più lavorano con l’America (per DC, Marvel, Image) e famosa per la componente sensuale che ammanta le sue protagoniste. In attesa dell’uscita di un'intera serie animata, Andolfo svela il segreto del suo erotismo a fumetti nell'intervista firmata da Gabriele Di Donfrancesco.
Straparlando
"Un giardino è come un essere vivente: nasce, cresce, si moltiplica e a volte muore. Può morire per nostra insipienza". Così riflette Paolo Pejrone, nello Straparlando di questa settimana. A colloquio con Antonio Gnoli, il celebre architetto paesaggista (ma lui preferisce definirsi giardiniere) ripercorre l'infanzia, da ultimo rampollo di un’agiata famiglia della borghesia piemontese, la precoce passione per il verde (“In classe mi chiamavano il ragazzo che sussurrava ai ravanelli”) e ci invita a considerare come il cambiamento climatico e l'incuria umana stiano modificando, in peggio, il volto arboreo delle città in cui viviamo (Il disegno di Paolo Pejrone è di Riccardo Mannelli).
Il nostro torneo letterario
Prosegue il grande grande torneo, ideato da Giorgio Dell'Arti, che ci condurrà a eleggere il più bel libro scritto da un italiano nel 2020. Abbiamo cominciato dalla categoria giallo: dopo eliminazioni illustri e inattese, questa settimana vi sveliamo il vincitore. Per sapere di chi si tratta, consultare il tabellone e scoprire autori e romanzi della nostra sfida, sfogliate Robinson fino alla fine.
di Michele Smargiassi Tutti in festa per il vaccino Ottobre 2001, lo slum di Manicktola, a Calcutta, è in festa. Musica, attori di strada, una parata con la banda in testa. È il giorno in cui si conclude la campagna di vaccinazione contro la poliomielite. Automobili del governo sono passate in ogni vicolo strombazzando l'invito a mettersi in coda alle tende dei sanitari, autobus gratuiti sono a disposizione, gli insegnanti ne hanno parlato a scuola, ci sono sgargianti poster ovunque, annunci alla radio e alla televisione, volontari passano di casa in casa a convincere i riluttanti. Il racconto di Siddharth Dube nel volume La fine della polio (un grande reportage fotografico di Sebastião Salgado) è la storia avvincente, perfino commovente di uno sforzo collettivo, corale, consapevole. La campagna di promozione vaccinale contro il Covid, in Italia, praticamente non esiste (ma esiste quella contro, martellante, pervasiva, dei no vax sui social). Qualcuno pensa che a persuadere basti la paura di non poter andare al bar. Qualcuno pensa che la reazione sociale a un morbo che ha ucciso centomila persone in un anno possa essere affidata solo a rafforzamenti negativi. Paesi più difficili del nostro la pensarono diversamente. Ah: la polio, oggi, quasi non esiste più nel mondo.
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